Cos'è la regola delle 3 R? Possiamo definirla come una summa delle regole che concorrono alla difesa dell'ambiente, ma anche spunto per una riflessione quasi filosofica; non spaventatevi! Questa regola si ispira ad una figura geometrica circolare, un'immagine, una figura, cioè, che non ha né inizio né fine. Dove i diversi concetti che concorrono alla sua formazione sono così strettamente collegati, intrecciati l'uno con l'altro, da non potere individuare un inizio ed una fine.
Quali sono i concetti che concorrono a formare questa regola? Riciclare, Riutilizzare e Ridurre, ossia i concetti base dell'ecologia e del rispetto ambientale. Con il passare del tempo e con l'approfondirsi della riflessione a questa triade si è aggiunto un altro elemento: Ripensare. Ecco quindi che accanto ai primi tre, alquanto pratici, se ne aggiunge un quarto più teorico.
Dopo questa breve introduzione, spero chiara, proviamo a cercare di spiegare e di approfondire un poco il significato di questi quattro termini.
Riciclare
Molti considerano il Riciclo di tanti oggetti non più utilizzati come la medicina universale, la panacea per risolvere i problemi dell’ambiente. Oggi non c'è quasi confezione o prodotto che non esibisca sull'etichetta la percentuale di riciclo possibile; addirittura molti produttori di automobili, tanto per fare un altro esempio, con fierezza denunciano non trascurabili percentuali di riciclo.
Ma, in realtà, pur essendo un’ottima pratica, il riciclo, è solo l’ultimo aspetto della soluzione. Riciclare gli oggetti non risolve il problema costituito dallo stile di vita consumista responsabile dell’enorme produzione di rifiuti.
Possiamo riciclare molto della nostra produzione, fonderla e rifonderla, ma se non mettiamo in discussione lo stile di vita dell’umanità intera rimarremo sempre a metà del guado.
Ridurre
Ecco l’altro aspetto del problema, uno dei noccioli duri del dibattito, forse il più difficile da affrontare: Ridurre la produzione.
“Ridurre la produzione di cosa?” Di oggetti inutili, certo! Cominciamo però a ridurre la produzione di rifiuti. Uno, due, tre strati di carta, plastica e alluminio (spesso insieme) per imballare un etto di prosciutto o un pezzo di formaggio. “Sì, ma dov'è il problema?” dice qualcuno, “… io li riciclo”, già, ma quanta energia si utilizza per produrli e poi quanta ancora ne occorre per riciclarli (oltre all’inquinamento)? Senza considerare poi che acquistando il prodotto, in definitiva, l’acquirente li paga.
Senza voler entrare in diatribe economiche poniamoci una domanda: non sarebbe meglio non produrne e per quanto possibile riusare?
Riusare
Cosa significa Riusare? Un esempio quasi banale: perché non andare a fare la spesa con una nostra borsa di stoffa: “Vuole una borsa?”, “No, grazie, ho la mia”.
Riusare significa utilizzare circuiti dell’usato, noleggiare sci, mobili o auto, ma anche voltare un foglio stampato su un lato per prendere appunti, o provare a far riparare qualche piccolo elettrodomestico o quel paio di pantaloni scuciti.
È vero che questi artigiani in taluni luoghi sono difficili da trovare, però anche loro fanno parte del circuito economico e siccome molte volte la domanda crea l’offerta, guarda caso in molte città stanno tornando; cerchiamoli, utilizziamoli e sosteniamoli!
Ripensare
Ecco il quarto elemento sul quale alcuni chiederanno spiegazioni circa le motivazioni che hanno portato ad includerlo nella nostra figura circolare.
“Cosa c’entra il Ripensare con la difesa dell’ambiente?” C’entra, eccome se c'entra! Difendere l’ambiente è uno stile di vita, che implica scelte continue e coerenti. Perché ripensare, riflettere, meditare sui nostri comportamenti quotidiani può portare ad individuare atteggiamenti di poco o per nulla virtuosi e a sostituirli con altri, non più faticosi o che possono non richiedere impegni gravosi, ma rispettosi ed ecologicamente sostenibili.
Elenchiamo alcuni comportamenti, una sorta di decalogo di piccoli gesti quotidiani che ognuno di noi, senza particolare fatica, solo con un poco di buona volontà, potrà mettere in pratica:
- con l’acqua della pasta, lasciata raffreddare, si possono innaffiare le piante; l’amido e i sali minerali rendono il terreno più fertile
- usare i contenitori in metallo o in vetro per acquistare e conservare caffè, tè e tisane, farina, zucchero, sale, biscotti, pasta… nei negozi leggeri (ossia dove si vendono i prodotti sfusi)
- riutilizzare le bottiglie di vetro per latte, olio, detersivi alla spina…
- riutilizzare i barattoli in vetro perfetti per conserve di verdure, marmellate di frutta di stagione, congelare i cibi precedentemente cucinati, conservare spezie…
- durante le feste ognuno si porta piatti in ceramica, bicchieri di vetro e posate in metallo e poi si lavano in lavastoviglie.